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Il mondo delle forme

Un continuo formarsi e trasformarsi della vita


Nel 1790, Johann Wolfgang Goethe, attraverso i suoi studi di botanica, aveva già pubblicato “La metamorfosi delle piante”.

L’interesse di Goethe per le piante scaturiva da una constatazione elementare e cioè che uno sguardo attento e sensibile può scorgere nella natura circostante un’incredibile ricchezza di forme, ovvero una potenza creatrice che non può essere trovata altrove con la stessa evidenza.

Per Goethe lo studio della botanica è prima di tutto uno studio sulle forme e il regno vegetale è il luogo più immediato in cui si assiste all’inestricabile rapporto tra vita e forma. Si direbbe che per Goethe la forma non è mai solo un sostantivo ma anche e soprattutto un verbo, perché il mondo naturale è un continuo venire alla forma, un continuo formarsi e trasformarsi della vita.
Queste semplici constatazioni sul mondo naturale sono ormai da tempo trascurate dalla filosofia, che pure è nata come interrogazione sulla natura del mondo.

Oggi, salvo poche eccezioni, come quella di E. Coccia che, in uno dei suoi ultimi lavori, riapre la questione del mondo a partire dalla vita delle piante (La vita delle piante.Metafisica della mescolanza), è possibile trovare alcuni capolavori di ‘filosofia della natura’ nelle recenti riflessioni della botanica contemporanea, come nei lavori di G.Clement, di S.Tonzing o S.Mancuso, per citarne solo alcuni.